Origine Bandiera Inglese

Non tutti sanno che la croce di San Giorgio, che financo ai giorni d’oggi identifica l’Inghilterra in tutto il mondo, non è stata inventata sull’isola del tè (non originario di quelle parti neanche quello), ma piuttosto su una penisola: l’Italia.

Discorso da Henry V di Shakespeare “Ancora una volta alla breccia, cari amici”, che termina con il grido di battaglia, “Dio per Harry! Inghilterra e San Giorgio!”

Un po di storia sulla croce di San Giorgio

La leggenda narra che un cavaliere di nome Giorgio, promise al Re della città di Selem in Libia, che avrebbe salvato sua figlia dalla furia di un drago se tutta la popolazione si fosse battezzata. Tutti si convertirono ed il cavaliere uccise il “mostro”.

Questa leggenda prese piede fra le truppe che erano impegnate nelle più disparate battaglie e contestualmente una croce rossa su sfondo bianco si ergeva sulla repubblica marinara di Genova. Anticamente, prima dell’unità d’Italia, la penisola era divisa in più piccole repubbliche indipendenti ma comunque normalmente molto legate fra loro in qualche modo.

La repubblica di Genova ha per molti secoli esteso la sua importante influenza in parecchie regioni e nazioni come vedremo più avanti.


La croce di San Giorgio diventò ben presto il simbolo dei cavalieri templari e delle guerre crociate in generale. In modo particolare, spicca una leggenda secondo la quale, alcune truppe inglesi impegnate nel 1098 nella battaglia di Antiochia, stavano per essere massacrate tutte quando vennero soccorse dalle milizie Genovesi molto più tardi soprannominate da Petrarca milizie della Superba.

Durante la battaglia, ai soldati sarebbe apparso San Giorgio che impugnando una bandiera bianca su cui si stagliava una croce rossa, incitava i combattenti che successivamente avrebbero conquistato la città ribaltando completamente l’esito dello scontro.

Come ha fatto la croce di San Giorgio a diventare la bandiera inglese

Poichè la Repubblica marinara di Genova era una potenza indiscussa sui mari, suscitava sgomento negli alleati e terrore nei cuori degli avversari. L’allora regnante dell’Inghilterra si accordo per avere l’autorizzazione, previo pagamento di una somma periodica, ad utilizzare il vessillo nelle proprie navi per evitare di essere attaccati dai pirati e dai nemici.

Si trattava quindi inizialmente di una specie di spauracchio che consentiva alle imbarcazioni inglesi di viaggiare in sicurezza e di sfruttare la fama e la reputazione militare della Repubblica marinara di Genova.

Molti secoli dopo, l’intervento del generale Napoleone Bonaparte, pose fine alla Repubblica marinara di Genova in favore della Repubblica Ligure nel 14 giugno 1797. Il 17 marzo del 1861 nacque il Regno d’Italia e circa 87 anni dopo, l’attuale Repubblica Italiana.

Con il passare degli anni, l’affitto per l’utilizzo del simbolo venne dimenticato e non fu più riscosso.

Influenza della croce di San Giorgio sui vessilli di tutto il mondo

Anche se tutt’ora l’Inghilterra, la città di Londra e la Royal Navy utilizzano ed issano la bandiera di San Giorgio, non bisogna confonderla con quella del Regno di Gran Bretagna o Regno Unito. La cosiddetta Union Jack o Union Flag, è la sovrapposizione della croce di San Giorgio con la croce di Sant’Andrea della Scozia e della croce di San Patrizio dell’Irlanda ma questa è un’altra storia.

L’influenza evidente della croce di San Giorgio si può apprezzare quindi nella bandiera del Regno Unito, Inghilterra, Irlanda del Nord, Georgia, Australia, Nuova Zelanda, Isole Figi, Alberta in Canada, Liguria in Italia, Manitoba in Canada, Nuovo Galles del Sud in Australia, Ontario in Canada, Sardegna in Italia, Hawaii negli Stati Uniti, Alderney nel Regno Unito, Almerìa in Spagna, Amersfoort nei Paesi Bassi, Barcellona in Spagna, Batalha in Portogallo, Calahorra in Spagna, Calvi in Francia, Coblenza in Germania, Féjus in Francia, Friburgo in Brisgovia in Germania, Guernsey nel Regno Unito, Lincoln nel Regno Unito, Londra nel Regno Unito, Londrina in Brasile, Melbourne in Australia, Montrèal in Canada, Pantin in Francia, Perth in Australia, Ptuj in Slovenia, Sark nel Regno Unito, Sitges in Spagna, Svaty Jiri nella Repubblica Ceca, Tudela in Spagna, Zara in Croazia e York nel Regno Unito.

Piccole criticità e differenti opinioni

Come avviene anche per molti altri ambiti, ci sono delle opinioni divergenti in merito all’attribuzione della storia della bandiera inglese agli italiani. C’è chi sostiene che, poiché quanto descritto in precedenza è avvenuto prima dell’unità d’Italia, non si possa dire che gli Italiani c’entrino qualcosa con la bandiera inglese.

Tuttavia, c’è chi sostiene anche che, benchè sia vero che l’unità d’Italia sia arrivata dopo, fisicamente gli abitanti della penisola Italiana non ancora politicamente unita, erano di fatto Italiani perchè risiedevano da secoli in quella determinata zona.

Non voglio aprire un dibattito su questa cosa con questo articolo, i confini sono solo divisivi e tutti gli esseri umani sono fratelli ed uguali nei diritti fondamentali e nella dignità. La storia però non dovrebbe mai essere dimenticata.

Non solo la croce di San Giorgio

Sebbene a me personalmente risulti impressionante l’influenza di questa bandiera nei vari vessilli di tutto il mondo, non è l’unica bandiera che ha avuto una qualche rilevanza o aggancio nella storia e nelle tradizioni degli altri popoli sparsi sul pianeta. Ma come ho detto prima, questa è un’altra storia, se vi fa piacere, ne parleremo in altri articoli in futuro.



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