Gli Africanis sono cani nativi molto resistenti dell’Africa del sud. Il nome proviene dalla contrazione di due parole che significano appunto cane dell’Africa. Ha comunque anche molti altri nomi anche in lingua nativa. Alcuni li associavano in passato ai cani pariah di cui parleremo in un altro articolo ma attualmente sono protetti e riconosciuti da un ente nazionale il Kennel Union of South Africa.
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Storia Africanis
Con ogni probabilità questo cane si è evoluto come tutti dai lupi. Ci sono dei reperti storici e testimonianze come ad esempio di diari di viaggio di coloni famosi come Vasco de Gama i quali si assocerebbero alla struttura fisica di questo canide. Si può affermare comunque che i primi ad osservare scientificamente che vi erano delle somiglianze tali fra gli esemplari da farne una razza furono i ricercatori Johan Gallant e Joseph Sithole. Questi ultimi, non poterono fare a meno di notare che alcuni cani posseduti da indigeni del loco, presentavano caratteristiche fisiche e comportamenti molto simili. Poiché si ritiene che questa sia una razza che si sia evoluta in modo spontaneo, ovvero senza una gestione scientifica e selettiva da parte dell’uomo, ne esistono parecchie varianti appositamente evolute in base a regioni specifiche dell’africa meridionale. A causa di ciò, la federazione cinofila internazionale non la riconosce come razza.
Comportamento Africanis
Il carattere può variare molto da cane a cane, un altro motivo per il quale questa non è una razza riconosciuta a livello internazionale. Comunque sia, fu un animale molto apprezzato specie in passato perché giocava un ruolo attivo nella vita della popolazione del luogo. Poiché si tratta di un cane dalle origini selvatiche, in linea generale è particolarmente opportunista, intelligente e testardo.
Bambini ed Africanis
Non è certo il cane ideale per i bambini, andrebbe tenuto molto sotto controllo. Va anche detto però che normalmente, nelle zone in cui si è evoluto, è molto difficile che vi sia un bambino solo perché le famiglie sono molto più numerose. Inoltre, in quei luoghi, i cani non vengono trattati particolarmente bene ed i bambini sono molto più abituati al contatto fisico fra simili ed inter-specie.
Per fare un esempio esplicativo, in una società già moderna e sviluppata, un ragazzo che viene inseguito da un cane probabilmente avrà molta paura, anche nel caso in cui il cane lo insegua per gioco. Ma nelle zone dove si è evoluta questa razza, non è affatto raro che il ragazzo si faccia coraggio, impugni un bastone e sia lui a rincorrere il cane per difendersi. Chi vi scrive ha assistito a questa scena. Non si può dire quindi che questo sia un cane adatto alle famiglie ammorbidite dal benessere e dalla modernità.
Predisposizioni Africanis
Questo cane ha la tendenza di riunirsi in veri e propri branchi. Quando questi branchi sono organizzati, senza ombra di dubbio possono concorrere alla protezione dei villaggi ed alla caccia. Non sempre sono trattati con il dovuto rispetto e non sono rari incidenti fra branchi di cani randagi ed altri animali o addirittura uomini. Senza dubbio viene utilizzato come cane da guardia e da caccia anche se le tecniche di caccia si sono evolute rendendo il supporto di un cane come questo non di fondamentale importanza come lo era una volta. Non bisogna confondere la caccia come la si intende in occidente. In quei luoghi nell’antichità si svolgeva un altro tipo di caccia con frecce e lance con l’unico scopo di sopravvivere che ha poco in comune con il moderno concetto venatorio.
Toelettatura Africanis
Quando penso alla toelettatura di questo cane mi viene da ridere. Questi sono cani abituati a pulirsi rotolandosi nella polvere e molto raramente vengono fatti entrare in casa. Diciamo che è sufficiente una normale igiene ma come molti canidi di questo tipo, dovrebbe essere perfettamente in grado di badare a se stesso.
Alimentazione Africanis
La maggior parte di questi cani sopravvive con gli avanzi di cibo degli uomini perché nei luoghi dove risulta diffuso e dai quali ha avuto origine, non ci sono generalmente i soldi per mantenere un cane, sia in termini di vaccinazioni che di mangime. Non è raro che si nutra anche di spazzatura, carogne o cacciagione. Come ogni cane da adulto dovrebbe mangiare almeno uno o due volte al giorno. Non ha particolari ipersensibilità a nessun tipo di alimento comunemente usato nell’alimentazione canina.
Salute Africanis
Senza alcun dubbio, l’allevatore migliore del mondo è sempre stata la natura. La selezione naturale reale e l’assenza quasi totale di incroci mirati hanno dato origine ad un cane resistentissimo, particolarmente adatto al proprio territorio, immune alle più comuni patologie e difetti propri dei cani di razza. Il cane africanis, riesce a sopravvivere dove molti cani di razza morirebbero. Molti proprietari indigeni di questo cane, metaforicamente parlando, non sanno neppure cosa sia un veterinario. Sono animali anche naturalmente molto resistenti ai parassiti interni ed esterni. Si può quindi affermare che siano molto più sani e resistenti della media pur comunque rimanendo sensibili a tutti quei fattori che possono colpire un qualsiasi animale selvatico o domestico.
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