Star Trek – Voyager

Quarta della serie,  (in realtà quinta  in quanto prima c’è stata una serie di star trek a cartoni animati),  secondo me la serie più gradita al pubblico, sia per la trama che si svolge lungo l’arco di 7 stagioni, sia per le innovazioni e i personaggi che caratterizzano questa serie. La trama è intrigante, ad iniziare con una normalissima missione di inseguimento di una nave Maquis e finisce a 70.000 anni luce, trasportata lì da un’entità aliena, che muore prima di  poter rimandare la nave indietro.  Per sopravvivere così lontano da casa i due equipaggi si devono unire ed affrontare quel viaggio che si stima debba essere lungo almeno 70 anni. E così, dopo un inizio di cooperazione non proprio facile, inizia  il faticoso ritorno verso casa, incontrando nuovi popoli e cercando nuove tecnologie che permetterebbero di abbreviare i tempi del ritorno. Incontrano così alieni che ospitano sulla propria nave e che diventeranno a tutti gli effetti membri dell’equipaggio, anche se il periodo di adattamento non è stato sempre facile.

I personaggi che animano questa serie sono tanti,  e tutti hanno contribuito al suo successo. Voglio iniziare con il più curioso, e anche il più umoristico personaggio, il Dottore. E’ questi una intelligenza artificiale che si presenta sotto forma di ologramma e che sviluppa nel corso del tempo una vera e propria personalità autonoma, un suo particolare carattere, a volte piuttosto scorbutico, ma che ha dato a tanti episodi quella vena di originalità e divertimento che lo contraddistinguono. Piano piano, a seguito della sua lunga attivazione, sviluppa le sue conoscenze mediche e non solo, dedicandosi anche al canto e alla scrittura. Nel corso delle sette stagioni non è riuscito a darsi un nome, viene chiamato semplicemente Dottore da tutto l’equipaggio.

Altro personaggio carismatico e che ha sicuramente dato una marcia in più a questa serie e Sette di Nove, la Borg. E’ un’umana che è stata assimilata dai Borg quando era appena una bambina. La caratteristica dei Borg è che quando vengono assimilati entrano in un collettivo di miliardi di individui e perdono la loro unicità perchè i componenti cibernetici che vengono impiantati, potenziano le loro capacità fisiche e mentali, ma annullano anche la loro volontà individuale. I Borg sono come in una specie di alveare dove sono tutti collegati. Scollegare Sette di Nove, recuperata dalla Voyager e riconosciuta dal Capitano come un’umana, non si rivelerà affatto un’operazione semplice. E’ il Capitano Janeway che diventa il suo mentore e la guida alla ricerca della sua umanità, aiutata in questo anche dal Dottore che prova attrazione per la ragazza, ma che accorgendosi di non essere ricambiato non arriva mai a dichiararsi.

Anche in questa serie, come in tutte quelle di Star Trek l’uguaglianza fra le persone, tra popoli alieni anche molto distanti dalla razza umana,  vengono messe in luce dai protagonisti, vedi per esempio Kess , che è di una razza originaria del settore Delta, gli Ocampa, una razza molto simile a quella umana che però ha una vita molto breve, infatti la sua razza  non supera i 9 anni, e Neelix  che è un talassiano sempre originario del quadrante Delta, che si offre come cuoco e guida del quadrante. I due si innamorano benchè molto diversi tra loro.  Il Capitano della nave Maquis che erano andati a cercare nelle Badlands ,  Chakotay diventa il primo ufficiale a bordo della Voyager, spingendo il suo equipaggio ad integrarsi con quello della nave. Benchè capitano di un’equipaggio di ribelli ha un suo codice d’onore che ben si adatta con quello del Capitano Janeway. Un’altro componente del suo equipaggio diventa ufficiale e capo ingegnere sulla Voyager, una donna metà umana e metà Klingdon,  B’Elanna Torres che dopo un inizio non molto felice diventa uno dei personaggi più importanti della serie,  che si sposerà verso la fine della serie con il Tenente Paris, una figura piuttosto imprevedibile  e all’inizio molto scapestrato, ma che dimostra via via che passano gli anni di essere una persona completamente affidabile per tutto l’equipaggio. Grande amico di Tom Paris è il guardiamarina Harry Kim, giovane ufficiale alla sua prima missione nello spazio.


Arriviamo adesso a Tuvok il vulcaniano, tipico esempio di essere della sua specie, sulla Voyager ricopre il ruolo di ufficiale alla sicurezza, e con la sua logica stringente è un consigliere prezioso per il capitano, che lo considera anche suo amico. Arriviamo adesso al Capitano Kathryn Janeway, che è la prima donna a ricoprire il ruolo di Capitano su una nave stellare in una serie televisiva. Di carattere autoritario e forte, è però molto sensibile e comprensiva per il suo equipaggio, tanto da risultare a volte quasi materna. E’ un personaggio solitario, anche se è un è un punto di riferimento per tutti i componenti del suo equipaggio che hanno fiducia illimitata in lei e nelle sue capacità di risolvere qualsiasi situazione, anche le più pericolose. Penso sia uno dei capitani più amati delle serie televisive di fantascienza.  Come la serie Star Trek – Voyager  penso sia la serie più amata dagli amanti del genere, per le innovazioni che questa ha portato e per la storia e i personaggi che ci sono.


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