La razza canina barzoi

Le origini della razza canina barzoi sono molto antiche, si pensa abbia le stesse origine medio orientali del saluki e dell’afgano. Appartiene alla classe dei levrieri, infatti in russo barzoi significa levriero. E come tutti i levrieri le sue origini sono etiopi per poi epandersi in Egitto. Secoli dopo sarebbe giunto nelle regioni nordiche passando per il Mar Nero e sarebbe infine approdatto in Russia importato da un nobile russo, ma questi bellissimi e agili cani corridori non si adattarono al clima molto rigido di quei territori. Vennero perciò incrociati con collie e con cani da traino russi, facendo si che acquistassero la necessaria forza e resistenza.

Nel medioevo i russi adoperavano questi levrieri per la caccia. Infatti si parla di un levriero a pelo lungo dalle orecchie penzolanti. La razza ha poi continuato ad evolversi nel diciottesimo secolo. Era utilizzato per la caccia ai lupi, compito che svolgeva coraggiosamente in modo del tutto istintivo, cioè senza nessun addestramento. Secondo un’usanza presumibilmente mongola si parla di segugi che stanavano le prede e le obbligavano a fuggire verso terreni aperti dove erano appostate mute di barzoi. Sono questi, cani molto grandi, che dominano il lupo e afferrandolo per le orecchie lo immobilizzavano in attesa dei cacciatori. Uno di loro poi saltava a terra da cavallo e cercava di  far scivolare nella bocca del lupo un bastone munito di cordicelle per fargli una museruola e prenderlo vivo, secondo un’usanza dell’epoca.

Erano molto apprezzati dai nobili russi e dai nobili ricevevano particolari cure e attenzioni. La loro fama in Russia era grandissima, ed erano cani che non si trovavano in commercio, potevano essere regalati esclusivamente dallo Zar.

Un’altra teoria lo vuole discendere dall’antico levriero russo e dal levriero del Caucaso.


Purtroppo nel diciottesimo secolo iniziò un periodo di declino per il barzoi, che perse molto d’importanza e di numero in Russia, così che alcune persone cercarono di evitare la sua scomparsa tramite il rilancio della caccia ad inseguimento con il barzoi.

In Europa il barzoi giunse nel 1842 come regalo dello Zar alla Regina Vittoria e verso la fine dell’ottocento comparvero i primi esemplari in America.  In Europa alcuni allevatori inglesi fecero diversi incroci per ottenere dei cani con il mantello meno folto. Per fortuna la purezza originale della razza è stata ripristinata ed il barzoi è tornato al suo aspetto iniziale. Oggi viene utilizzato ancora per la caccia, non al lupo,  ma alla volpe  e alla lepre, comunque il suo ruolo più importante in epoca moderna è quello di animale da compagnia.

Carattere della razza canina barzoi

Il barzoi appartiene di diritto all’aristocrazia canina e come tutti gli aristocratici mantiene sempre un certo decoro, ha il suo modo di dimostrare affetto, ma non lo esterna come solitamente fanno altre razze. Ha un carattere quieto ed equilibrato che ama stare vicino al suo padrone verso il quale mostra affetto e che difenderà sempre e comunque.  Non ama molto la confusione e in special modo se ci sono bambini che giocano, lui semplicemente si allontana.

E’ famoso per il suo grande equilibrio psicologico e la sua innata calma. Ha però molto coraggio e per questo è adatto alla guardia della casa e della persona. E’ molto intelligente e per questo si educa abbastanza facilmente. Ha però bisogno dei suoi spazi e della sua indipendenza. Molto spesso vorrà stare tranquillo da solo, magari a sonnecchiare sopra un divano, ma quando si porta fuori per una corsa, ci si accorge che nonostante la sua mole imponente possiede una corsa molto energica.

Verso gli estranei è distaccato, al punto quasi da allontanarsi da persone che non conosce, inoltre è un cane molto pulito che ama i comfort dei salotti e delle poltrone della case, dove passa ore ed ore a riposare seduto in un angolo.

Con gli altri animali il rapporto può essere a volte difficile e rissoso, quindi occorrerà una precoce socializzazione per limitare questa sua indole.

E’ considerato a tutti gli effetti un cane da compagnia, quindi è adatto a tutti, ma non bisogna dimenticare che ha bisogno quotidianamente di un pò di movimento, preferibilmente di un pò di corsa.

Aspetto della razza canina barzoi

Il barzoi è un cane di taglia grande, longilineo e forte. Le principali caratteristiche di questa razza sono la sua enorme statura, la ricchezza della sua pelliccia e i suoi bellissimi colori.

L’altezza al garrese per un maschio va dai 70 agli 82 centimetri per un peso che va dai 35 ai 45 chilogrammi, le femmine al solito un pochino meno. La sua costituzione è sottile ma al tempo stesso robusta, con una struttura molto allungata. Le femmine generalmente sono più lunghe dei maschi. Ha un buon equilibrio delle proporzioni e si muove con una grande eleganza. Il collo è lungo e muscoloso,  gli arti muscolosi ed asciutti, la coda portata a forma di falce e con un pelo molto folto.

Il cranio è stretto e allungato, finemente cesellato, il muso è più lungo del cranio, la testa è così elegante e scarna che si intravedono attraverso la pelle le vene principali. Il tartufo è grosso e generalmente nero. Gli occhi sono a mandorla, grandi e leggermento obliqui, vicini tra loro e molto scuri. Le orecchie sono attaccate alte e arretrate, relativamente piccole, fini e strette e terminano a punta.

Ma la sua caratteristica principale è la pelliccia del mantello. Il barzoi ha un pelo lungo, morbido, ondulato e setoso, a volte ricco di grandi boccoli. La sua lunghezza non è omogenea, intorno al collo, sul costato e dietro alla coda è più lungo, mentre sulla testa,sulle  orecchie e su gli arti il pelo è satinato corto e folto.

Per quanto riguarda il colore, si trovano in tutte le tonalità dell’oro, bianco, grigio o tigrato. Possono essere anche a macchie oppure uniformi ma sempre su fondo bianco.  Muso e arti possono essere anche di colore grigio tigrato, fuoco, e a volte presenta delle macchie focate, ma  per il barzoi russo scuro la maschera nera è caratteristica.


Cura e salute della razza canina barzoi

Il barzoi è un cane nolto robusto e resistente e non presenta problemi di nessun tipo. La sua aspettativa di vita è di circa 12 anni.

Ha bisogno di spazio o di un giardino, le passeggiate quotidiane sono indispensabili.

Per quanto riguarda la cura del mantello, il pelo, lungo e folto va spazzolato e pettinato spesso, facendo molta attenzione ai nodi, dove potrebbero, tra l’altro annidiarsi i parassiti.
La sua alimentazione deve essere equilibrata, molto ben bilanciata nei nutrienti e di ottima qualità.


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