La storia della razza canina cirneco dell’Etna è molto varia, come varie sono le ipotesi fatte sulla sua origine. Una di queste dice che questa razza discende dai cani dei faraoni egiziani delle ultime dinastie. Somiglia molto infatti al pharaon hound, e sarebbe esistito già nel 1000 a.C. nella valle del Nilo, nell’antico Egitto. Un’altra ipotesi, che siano originati da cani importati in Sicilia dai fenici, ed in particolare dalla razza podenco ibicenco di Ibiza. Non c’è dubbio comunque che si tratti di un cane mediterraneo.
In epoca più recente esiste un’altra teoria che sembra la più convincente, che racconta come il cirneco dell’Etna sia una razza autoctona siciliana. Ci sono due fatti che sembrano confermare questa ipotesi, la prima, il ritrovamento di una statuina, nei pressi di Siracusa, di un cane molto simile all’attuale cirneco e che risale addirittura a 4000 anni a.C. L’altra è la sua rappresentazione su monete coniate in Sicilia nel periodo compreso fra il terzo e il sesto secolo a.C. E’ comunque una razza molto antica che ha subito poche manipolazioni nel corso dei secoli.
Sembra un levriero, è bello, slanciato, veloce ed agile. E’ un animale nato per la caccia e veniva utilizzato in passato soprattutto per la caccia al coniglio selvatico e alla lepre. Oggi oltre che per la caccia è considerato anche un ottimo cane da guardia e da compagnia. E’ un cane diffuso soprattutto in Sicilia, molto meno in Italia e nel resto del mondo è quasi del tutto sconosciuto.
Il carattere della razza canina cirneco dell’Etna
Il cirneco dell’Etna è un cane molto intelligente, indipendente e anche un pò solitario. Si affeziona di solito ad un solo padrone e per lui darebbe tutto se stesso, e gli dimostra fedeltà ed ubbidienza. E’ molto buono anche con i bambini, non è mai aggressivo ed è molto tranquillo, solo che non fa per lui stare molto nella confusione, quindi tende ad allontanarsi dopo poco. Ha un carattere bizzarro, cioè socializza subito con qualcuno, gli ci vuole un pò di tempo con altri e non socializza mai con altri ancora. Va a simpatie ed antipatie a pelle, come noi umani.
Con gli altri animali, specialmente fino ai 3-4 anni di età, non va molto d’accordo, quindi è bene socializzarlo prima possibile. Il suo addestramento è facile, in quanto ama compiacere il padrone, ma è un animale molto sensibile e dolce ed è in grado di ricordare uno sgarbo subito o un atteggiamento troppo duro, quindi è importante essere fermi nell’addestramento, ma non duri nel rimproverarlo.
Con gli estranei di solito è diffidente, anche se non diventa mai aggressivo, è quindi un ottimo cane da guardia perchè avverte di ogni persona estranea che si avvicini alla sua proprietà.
Da piccolo soffre la solitudine, crescendo invece dimostrerà di non soffrirla particolarmente, anzi ogni tanto, gli piace stare da solo e quindi attenderà con calma e pazienza il ritorno della sua famiglia.
Non è adatto a persone anziane o sedentarie in quanto nasce come cane da caccia ed ha bisogno quindi di molto movimento quotidiano, di essere lasciato libero nei boschi e campagne dove si vede subito che è a caccia, e se ha ricevuto un’addestramento valido non tenderà mai ad allontanarsi dal padrone e non lo perderà mai di vista.
Aspetto della razza canina cirneco dell’Etna
Il cirneco dell’Etna è un cane di taglia medio piccola, l’altezza al garrese di un maschio si aggira dai 46 ai 50 centimetri per un peso di 10-12 chilogrammi, la femmina al solito un pochino meno. Appartiene alla classe dei cani da caccia di tipo primitivo; l’aspetto ricorda quello dei levrieri, ma a differenza di questi ultimi non caccia a vista ma usa l’olfatto, come un cane da cerca.
E’ snello e slanciato, con zampe lunghe e un corpo muscoloso, ma nello stesso tempo molto elegante e tonico. E’ anche molto veloce, può raggiungere persino i 40/45 chilometri/h nella corsa ed è molto bravo a cambiare direzione improvvisamente quando insegue una preda. Inoltre è munito di robuste dita e cuscinetti che gli rendono facile camminare tra le rocce vulcaniche. La sua muscolatura è asciutta ed ha una costituzione leggera, ma salda e resistente.
La coda piuttosto grossa ed uniforme in tutta la sua lunghezza, è portata a sciabola quando il cane è a riposo ed alta sul dorso quando è in azione. Il cirneco dell’Etna fà parte delle 14 razze italiane ed è molto probabilmente anche la più antica.
La testa è ben cesellata ed asciutta, il muso è a punta di una lunghezza pari a quella del cranio, gli occhi non molto grandi, ma molto dolci, possono essere di colore ocra, ambra o nocciola. Le orecchie, che sono una caratteristica di questa razza, sono perfettamente dritte, e larghe, il tartufo piuttosto grande di forma rettangolare in tinta col mantello.
Il pelo del mantello è corto e molto fitto sulle orecchie, sulla testa e sugli arti, semi lungo ma sempre liscio ed aderente alla cute sul tronco ed alla coda. I colori più frequenti sono il fulvo più o meno intenso, il sabbia e l’Isabella che è una tonalità fra il giallo ed il marrone. Una particolarità che hanno molti esemplari è una macchia a forma di stella sul petto. Si possono trovare esemplari anche con una lista bianca sulla fronte, al petto, alle zampe, la punta della coda e il ventre, anch’essi bianchi.
Salute e cura della razza canina cirneco dell’Etna
Il cirneco dell’Etna non soffre di particolari patologie di carattere ereditario. E’ molto robusto ed ha un’eccellente salute. E’ anche molto longevo, l’aspettativa di vita media è di 15 anni, ma non è raro trovare esemplari che sono arrivati ai 20 anni. Bisogna tenere presente però che essendo abituato al clima mediterraneo, caldo e secco, teme molto il freddo e gli sbalzi di temperatura.
Essendo principalmente un cane da caccia, ha bisogno di frequenti uscite per correre e sfogare tutta la sua energia, ed ha bisogno anche di una dieta bilanciata e controllata in quanto tende a mangiare più del necessario.
Per quanto riguarda la cura del mantello, basta spazzolarlo una volta a settimana per averlo sempre bello e lucido.
Non sapevo esistesse una razza canina autoctona siciliana
Esiste ed è anche molto bella
In effetti non è molto diffusa